Un giornalista un giorno venne a dirmi:"Professor King, non crede di dover modificare la sua posizione, visto che sono così tanti a criticarla? Sta perdendo il rispetto che una volta le persone avevano nei suoi confronti. E immagino che la sua posizione provocherà danni anche all’associazione: sono stati annunciati tagli ai finanziamenti. Era una buona domanda: il giornalista mi chiedeva se in questa situazione intendevo pensare a quel che sarebbe accaduto a ma, oppure a quel che sarebbe accaduto alla verità e alla giustizia.In certe situazioni, la vigliaccheria domanda: "E’ una cosa sicura?". E l’utilitarismo domanda:" E’ politicamente opportuno?". Poi arriva la vanità a domandare: "E’ una cosa che ha il favore del pubblico?". Ma la coscienza domanda: "E’ Giusto?". E arriva il momento in cui si deve prendere una posizione che non è sicura, non è opportuna politicamente, non riscuote il favore del pubblico: però si deve fare così, perché la coscienza dice che è giusto.In ultima analisi, un uomo non si misura dalla posizione che assume nei momenti di convenienza, ma da quella che assume nel cimento, nelle grandi crisi e controversie.Ed è qui che oggi scelgo di tentare la mia sorte. Ed è per questo che voglio andare fino in fondo così.
Martin Luther King
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