Thursday, October 25, 2007

il centrodestra fino al collo nella vicenda De Magistris

Dall'inchiesta di Catanzaro è venuto fuori un unisverso putrscente di affari loschi, relazioni allegre tra politici,affaristi, logge segrete, esponenti di peso della compagnia delle opere,il braccio affaristico di Comunione eLiberazione. E' venuto fuori un intreccio mostruoso tra tanti soggetti che ,fondamentalmente ,facevano affaracci e soldi,nei modi che stanno trapelando dalle carte dell'indagine, soggetti che ,a quanto mi è parso , sono in grossa parte personaggi dell'area del centrodestra, politici locali di Forza ITalia e ,appunto, questo personaggio antipaticissimo della compagnia delle opere ,incaricato - come dicono - per la zona sud ,cioè un vassallo del millenario potere cattolico affaristico che costituisce, insieme ad altre, una delle cause della nostra miserabile situazione policita,civile,economica,etica.Il centrosinistra deve ,anche se mentre affonda, mettere in piazza i nomi di tutti questi personaggi, non del solo Mastellone ceppalonico, invece come sempre si dimostra ingenua, cadendo nella trappola della divulgazione -a mio parere organizzata e non certo da De MAgistris, che aveva da tempo diverbi in procura con soggetti che temeva potessero avvisare all'esterno delle sue indagini, segno che l'attacco a De Magistris è iniziato prima dell'affare Mastella, è iniziato quando ha messo gli occhi sulla cancerosa situazione venuta fuori e che i media poco spiegano, a parte la commedia tra Mastella e Di Pietro. De Magistris stava toccando poteri fortissimi a livello locale e influenti a livello nazionale -vista la mole di voti che,comunque, gli affari,i soldi, le conventicole estese, riescono a convogliare- e in quest'italia distratta, chiassosa e inconcludente, intrallazzona, incivile, familista e nepotista, terra di evasori e di politici di partiti cattolici "conservatori" che vanno a puttane e si fanno di cocaina, terra di analfabetismo diffuso e creduloneria ,ciarlatani,slogan televisivi per massaie che non leggono un quotidiano, puttanelle che spompinano i portavoce di partiti per arrivare alla televisione, terra di donnine che si vendono ai bancari per il posticino nel cazzo di banca sulla cui efficienza ci ridono addosso dal mondo, terra di assunzione medievali e di caste professionali intoccabili ,arretrate. In questa italia chiunque tocchi il potere,i poteri e il loro intrico ,le loro orge, rischia oltre che di perdere le indagini ,anche la vita.
E il centrodestra non può che essere allegro per come stanno andando le cose, perchè la vicenda si è rivelata un meccanismo perfetto, senza scorie inutili, almeno per come la sta gestendo il centrosinistra. I giornali Berlusconiani hanno pubblicato le "indiscrezioni" l'indagine, e queste sarebbe stato De Magistris a farle trapelare, quando nell'indagine erano coinvolti diversi esponenti di Forza Italia e La compagnia delle Opere, facile fonte di consenso per la pacchiana pseudopolitica della nostra destra da balera ,creatrice della peggiore legge elettorale del mondo occidentale, la Porcata di Calderoli, che inevitabilmente sta mettendo in crisi ,con i numeri, un centrosinistra già articolato e storicamente dialettico,che in più vede la presenza di portatori di voti come il Cappalonico Mastella e altri personaggi non da meno , anche se ,certo, Mastella oggi è sotto i riflettori per la mostruosa sproporzione tra i voti che ha preso alle elezioni il suo partito ed il peso politico che ha in parlamento ,ed è sotto i riflettori perchè il popolo della sinistra è stufo del tergiversare ,dei freni ,delle paure, del governo nel metter mano a riforme come quella della Televisione , o nel aggiustare i danni fatti da leggi schifosissime come le varie leggi sulla giustizia che seguivano l'andamento delle vicende giudiziarie di Berlusconi e del suo collaboratore Avvocato Previti. Ma questo quasi non lo ricorda più nessuno, dopo pochi mesi. L'italia non ha memoria politica, non ha vera informazione ma solo TG infarciti di proclami di portavoce messi in fila in base alla forza politica o ,come faceva Mimum , a panino, per far replicare le forze di governo dell'allora centrodestra e fargli dire così l'ultima parola (secondo lo schema : partiti di maggioranza - opposizione - governo ) . E poi ci si meraviglia se chiunque abbia un po' di visibilità mediatica ,come Bappe Grillo, spopoli non appena usi la sua ,indubitabile, bravura retorica, per svergognare chi merita di essere svergognato ,deriso, messo davanti all'opinione pubblica, anche se distratta e menfreghista come quella italiana,lobotomizzata da un duopoliio televisivo che non dà speranza a chi voglia cambiare l'aria dell'informazione popolare italiana,che è poi quella che porta i voti.
Resistere.Resistere.Resistere!Debord-25 ottobre 2007

Affaire De Magistris, Lettera del fratello di Borsellino

daL bLOG http://www.beppegrillo.it/

De Magistris ha messo d'accordo centro destra e centro sinistra, con l'eccezione di Di Pietro. Tutti insieme appassionatamente per salvarsi il c..o. Il centro destra ritrova in Mastella il suo Dna. Cicchitto e Casini lo adorano. E' la futura Brambilla del Sud di Berlusconi. Il centro sinistra invece tace. Prodi e Veltroni fanno il gioco del silenzio. La vecchia tattica democristiana del tirare a campare per non tirare le cuoia. Il ministro della Giustizia indagato, il ministro degli Esteri indagato, il Presidente del Consiglio indagato. Al prossimo Consiglio dei Ministri faranno una retata.Il fratello di Borsellino mi ha scritto una lettera da far gelare il sangue."La notizia dell'avocazione da parte della Procura Generale dell'inchiesta Why Not al Procuratore De Magistris e' di quelle che lascia senza fiato.Solo un'altra volta nella mia vita mi ero trovato in questo stato d'animo.Era il 19 Luglio del 1992 e avevo appena sentito al telegiornale la notizia dell'attentato il cui scopo non era altri che quello di impedire ad un Giudice che, nelle sue indagini, era arrivato troppo vicino all'origine del cancro che corrode la vita dello Stato Italiano, di procedere sulla sua strrada.Morto Paolo Borsellino l'ignobile patto avviato tra lo Stato Italiano e la criminalita' mafiosa aveva potuto seguire il suo corso ed oggi vediamo le conseguenze del degrado morale a cui questo scellerato patto ha portato.Ieri era stato necessario uccidere uno dopo l'altro due giudici che, da soli, combattevano una lotta che lo Stato Italiano non solo si e' sempre rifiutato di combattere ma che ha spesso combattuto dalla parte di quello che avrebbe dovuto essere il nemico da estirpare e spesso ne ha armato direttamente la mano.Oggi non serve piu' neanche il tritolo, oggi basta, alla luce del sole, avocare un'indagine nella quale uno dei pochi giudici coraggiosi rimasti stava per arrivare al livello degli "intoccabili", perche' tutto continui a procedere come stabilito.Perche' questa casta ormai completamente avulsa dal paese reale e dalla gente onesta che ancora esiste, anche se purtroppo colpevole di un silenzio che ormai si confonde con l'indifferenza se non con la connivenza, possa continuare a governare indegnamente il nostro paese e a coltivare i propri esclusivi interessi in uno Stato che considera ormai di propria esclusiva proprietà.Oggi basta che un ministro indegno come il signor Mastella ricatti un imbelle capo del governo, forse coinvolto negli stessi suoi luridi traffici, minacciando una crisi di governo, perche' tutta una classe politica faccia quadrato intono al suo degno rappresentante e si esercitino in conseguenza chissa' quale tipo di pressioni sui vertici molli della magistratura per ottenere l'avocazione di un'indagine e quindi l'inoffensivita' di un giudice sensa neanche bisogno del tritolo come era stato necessario per Paolo Borsellino.Siamo giunti alla fine della Repubblica Italiana e dello Stato di Diritto.In un paese civile il ministro Mastella non avrebbe potuto chiedere il trasferimento del Dr. De Magistris titolare dell'inchiesta in cui e' indagato il suo stesso capo di governo e lo stesso ministro.Se la decisione del Procuratore Generale non verrà immediatamente annullata dal CSM, saremo di fronte alla fine dell'indipendenza della magistratura e in conseguenza dello stesso Stato di Diritto.Il Presidente Giorgio Napolitano, nonostante sia stato più volte sollecitato, continua a tacere su queste nefandezze dimostrando che la retorica dello Stato e della figura istituzionale di garante della Costituzione Repubblicana non sono diventate, in questa disgraziata Italia, altro che vuote parole.Quaranta anni fa sono andato via dalla Sicilia perche' ritenevo impossibile di vivere la mia vita in un paese in cui la legalita' era solo una parola del vocabolario, ora non ritengo piu' che sia una vita degna di chiamarsi con questo nome e quindi una vita degna di esserre vissuta quella di vivere in un paese dove l'illegalita' e' diventata la legge dello Stato." Salvatore Borsellino