Le riforme servono, serve governabilità, serve uscire dal
pantano dell'ingovernabilità, serve rendere più snello
l'iter legislativo ed evitare stasi politiche che il
bicameralismo perfetto ha causato spesso per
strambe alchimie elettorali che garantivano
maggioranze diverse al Senato ed alla Camera. La
distribuzione del voto è tale da non garantire
governabilità se non con un premio di maggioranza,
senza il quale ci troveremmo nuovamente nella
situazione in cui ci trovammo quando Bersani tentava
un accordo di governo con m5s che pervicacemente
rifiutano il concetto di collaborazione politica salvo
urlare all'inciucio quando le altre parti politiche
trovano loro un accordo per governare.
Ma in questo paese
devastato dalla demagogia e dalla faciloneria urlante
tutto ormai è oggetto di conflitto e di strilli antipolitici;
il premio di maggioranza non va bene e strillano alla
dittatura, gli accordi non vanno bene e strillano
all'inciucio, il governo tecnico non va bene e strillano
contro Napolitano, quel povero saggio Presidente che
avrebbe voluto andarsene in pensione e deve sorbirsi
quotidianamente l'inane urlacchiante scena politica
odierna.