Reggio Calabria,09 nov 2004 -13:56
'Ndrangheta, 6 arresti e decine di indagati
Sei arresti, due dei quali effettuati nei confronti di due ex deputati, decine di avvisi di garanzia, diretti, fra gli altri, anche al sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Valentino, e al deputato Angela Napoli, vicepresidente della Commissione parlamantare antimafia, entrambi di An, perquisizioni a raffica con politici, magistrati, funzionari dello Stato, rappresentanti delle forze dell'ordine, sotto accusa per presunte collusioni con la 'ndrangheta.
Gli ex parlamentari arrestati sono Paolo Romeo, del Psdi, che era già detenuto, e Amedeo Matacena, (nella foto) ex deputato di Forza Italia. Sequestrato inoltre un giornale, il periodico "Il dibattito", considerato dalla procura distrettuale di Reggio Calabria, che ha condotto l'inchiesta, una sorta di organo di stampa legato alle cosche.
Secondo la procura, esiste una struttura diretta a ostacolare e bloccare l'operato dei magistrati antimafia in Calabria e della quale - secondo l' accusa - fanno parte, tramite collusione, magistrati, personale amministrativo operante negli uffici giudiziari, appartenenti alle forze dell'ordine.
L'organizzazione puntava ad ottenere notizie coperte da segreto, pronunce giudiziarie favorevoli, allontanamento di magistrati sgraditi. Ed ancora: trasferimenti di personale appartenente alla Pubblica amministrazione, spostamento di detenuti, posti di lavoro e al fine il controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici e anche dell'attività politica.
Il reato ipotizzato nei confronti di Valentino è il concorso in associazione per delinquere di tipo mafioso, mentre Angela Napoli è indagata per il reato di violenza o minaccia al corpo giudiziario. Per quanto riguarda la posizione di Valentino, negli atti dell'inchiesta ci sarebbero intercettazioni ambientali effettuate nello studio legale di Paolo Romeo da cui emergerebbe uno collegamento tra il sottosegretario e lo stesso ex deputato del Psdi e le altre persone accusate di avere esercitato le pressioni sui magistrati della Dda di Reggio Calabria. L'onorevole Napoli, invece, sempre secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbe stata in rapporti con il giornalista Francesco Gangemi, direttore e fondatore del periodico 'Il Dibattito', con il quale ci sarebbe stato un reciproco scambio di informazioni.
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