Saturday, January 12, 2008

SArdegna - la montatura ecologica della destra per la questione "monnezza" - rifiuti campani già smaltiti in 12 ore.

le ecoballe spaziali di UnioneSarda e Polo

http://www.altravoce.net/2008/01/12/ecoballe.html


Chi ha istigato e pagato gli ultrasper le violenze con gli squadristi?Trama politica: per occultarele ecoballe spaziali di Unione e Polo
di Giorgio Melis
Prima le domande più gravi, inquietanti e inaudite: obbligatorie per la magistratura e le forze dell'ordine, inutili per certe forze e gruppi politici di destra che conoscono già la risposta o possono facilmente immaginarla guardando intorno a sé. Chi ha slegato, assieme agli squadristi “travisati” ma con qualche bandiera della destra, gli ultras dello stadio, per istigarli e scagliarli come una massa d'assalto contro la villa di Renato Soru e poi contro polizia e carabinieri?
Stavolta non ci sono, neppure avvistati e immaginabili, gli ingenui e strumentalizzati indipendentisti di Gavino Sale e Bustianu Cumpostu: caduti in trappola come minchioni benché con nobili quanto inaccettabili intenzioni. Stavolta la “targa” politica degli assalti è univoca, monocolore, benché si sia tentato di camuffarla con una massa di manovra di ultras a pagamento. Chi sono i mandanti e i burattinai politici dei mercenari che si sono uniti ai “militanti” di destra, scatenando una notte di guerriglia urbana che non si vedeva a Cagliari da decenni, con distruzioni e aggressioni pazzesche per ore nel centro della città? Chi ha organizzato fin da giovedì notte, dopo gli scontri al porto canale (una rimpatriata innocua, rispetto alla battaglia tra piazza Bonaria e viale Diaz di questa notte), l'adunata sediziosa e violenta contro casa Soru? Un piano allo scoperto, platealmente attuato diffondendo per tutta la giornata, con una fiumana di sms e «arruolando a pagamento» (parole del questore Giacomo Deiana), gli ultras e presunti tali: massa prezzolata per gli organizzatori nell'ombra ma non tanto.
Non dovrebbe essere difficile risalire alle fonti dell'ondata di sms che come una violenta eruzione di monnezza politica ha invaso centinaia di telefonini. Ed esteso il fronte del “boia chi molla” dai militanti e squadristi in maschera agli ultras. Convocati per la bisogna: «Era gente del tutto estranea alla protesta sui rifiuti - parole chiarissime del questore - ed è logico che qualcuno li ha pagati per andare lì». Allora, mandanti e organizzatori che hanno anche messo mano al portafogli, come certi presidenti calcistici che pagano i loro teppisti di fiducia.
C'è gente da identificare ma di chiarissima estrazione politica: per tutta la giornata di ieri ha tramato e pagato per accendere i fuochi di guerriglia nella città. Era delusa perché troppo presto si erano spenti senza dilagare oltre il porto canale: bisogna rifarli divampare, come è avvenuto. Erano frustrati perché la montatura sui rifiuti si era completamente sgonfiata in poche ore. La “valanga” di spazzatura napoletana entro le 13 era stata interamente smaltita o ridotta in cenere, dopo neanche dodici ore dall'arrivo all'impianto del Tecnocasic. Quindi il gigantesco bluff, l'irresponsabile montatura de L'Unione Sarda trash, di Videolina e Rai3, in sinergia e preparando il terreno alle forze del Polo, si è completamente dissolta nel ridicolo.
In poche ore l'enorme “minaccia” era sfumata, incenerita nei forni, in territorio di Assemini, dov'è il Tecnocasic. Nonostante la ridicola grottesca disposizione che Sua Ordinanza Emilio Floris (il sindacomeno gradito tra tutti i colleghi sardi), prima delegando un assessore e poi di persona, aveva notificato per tentare di bloccare il transito dei camion-spazzatura. Rovesciando l'iniziale prudenza sulla domanda - suggerimento della giornalista-microfonista Rai Susi Ronchi. Il sindaco-travicello e inerte quando il suo amico Balletto massacrava il Poetto, con paralisi vocale e motoria al tempo delle scorie radioattive, è diventato d'un tratto lo stratega della reazione monnezzara. Con che faccia. Guida da otto anni la città-simbolo in Sardegna dell'inerzia e dell'incapacità a fronteggiare il problema, col minor tasso di raccolta differenziata rispetto a città e paesi più piccoli, con meno mezzi e soldi.
Questo sindaco che ha indetto una riunione straordinaria del Consiglio sull'emergenza rifiuti, cancellata nei forni in dodici ore. Lo stesso che rimandò di un anno il dibattito sul Poetto mentre il disastro era appena iniziato. Certo, oggi si dirà dispiaciuto, la nostra bella città ridotta a una succursale di Pianura da teppisti politici e mercenari che incendiano in due notti decine di cassonetti. Ma non ha nessuna autocritica da fare, non immagina neanche per caso donde possano essere venuti gli assaltatori e incendiari a gettone, non ha qualche sospetto sulla provenienza politica dei mandanti e organizzatori? Per le incursioni degli ultras delle curve sud e nord non potrà certo sospettare del suo amico Cellino, al quale vuole regalare lo stadio costruito con i soldi nostri e lasciato deliberatamente andare in malora.

http://www.altravoce.net/2008/01/12/ecoballe.html

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